Il fondo pensione conviene? Vantaggi e svantaggi

21 Feb 2023

Cos’è un fondo pensione

Il modo più semplice ed immediato che utilizzo per spiegare cosa sia in pratica un fondo pensione a chi ancora non lo conosce è il seguente: immaginate di avere una cassaforte con scritto sullo sportello il vostro nome, che nessuno può toccare ed il cui contenuto è solo vostro (o dei vostri eredi), però con una combinazione che si aprirà solo il giorno in cui avrete maturato i requisiti per percepire la pensione pubblica (quella dell’INPS per intenderci).

Dentro a questa cassaforte c’è anche un “motore finanziario” che fa sì che i denari che vi avete depositato fruttino degli interessi (a cui bisognerà prestare molta attenzione, perché farà una differenza enorme in termini di risultato finale la scelta del motore giusto per voi).

 

Come funziona un fondo pensione

Da anni lo Stato italiano (come del resto anche molte altre nazioni occidentali), preoccupato del fatto che le future pensioni pubbliche da sole non saranno in grado di garantire una vita dignitosa ai propri cittadini anziani, sta cercando di incentivare l’utilizzo degli strumenti di previdenza complementare, ovvero delle forme di pensione “privata” (le chiamo così per distinguerle da quella pubblica) che vadano ad integrare quanto erogato dall’INPS.

Perché ciò avvenga però lo Stato non può obbligare i cittadini a fare dei versamenti (diversamente da quanto già succede con i contributi previdenziali obbligatori all’INPS). Semmai può incentivare i cittadini a farlo offrendo loro dei benefici (soprattutto di carattere fiscale). Quando iniziare a versare, quanto versare e per quanto tempo farlo è lasciato alla libera volontà dei singoli… il che, mi permetto di esprimere una considerazione personale, è un vero peccato!

Sì perché la stragrande maggioranza delle persone è per natura poco disciplinata e tende a procrastinare anche le cose più importanti di cui oltretutto ha piena consapevolezza (basti pensare ai temi riguardanti la propria salute come una sana attività fisica quotidiana, un’alimentazione corretta o smettere con il vizio del fumo).

Il vero rischio è che quando una persona si accorgerà di aver bisogno di un fondo pensione, sarà ormai troppo tardi.

A parte queste considerazioni, il loro funzionamento è molto semplice: i versamenti periodici sono liberi mentre la possibilità di ritirare le somme versate è limitata (come già anticipato coincide di norma con l’età pensionabile, sono ammesse tuttavia alcune eccezioni).

Le somme mentre restano depositate in questa speciale cassaforte possono essere investite e quindi frutteranno un interesse. Se inizierete presto ed investirete bene vi assicuro che resterete stupiti del fatto che gli interessi ottenuti saranno ingenti ed addirittura superiori al capitale versato.

Il montante (capitale più interessi) servirà per integrare la pensione pubblica e per tale motivo vi sarà concesso di ritirarlo solo in parte in un’unica soluzione (sempre che lo vogliate) perché almeno la metà vi venga erogato in forma di rendita vitalizia (una entrata tutti i mesi finché sarete in vita… sia che trattasi di pochi mesi o decine e decine di anni).

Molte persone non gradiscono la rendita vitalizia per timore di sopravvivere poco (se muoio presto i miei soldi se li tiene l’assicurazione… sarebbe meglio ritirare tutto il malloppo subito). A loro ricordo che esiste anche il rischio opposto che si chiama “rischio di longevità” (se siete un maschio l’Istat indica come età media di sopravvivenza 81 anni, se siete una femmina 85,3… ma potreste essere proprio voi uno degli/delle ultracentenari/e che popolano sempre di più il nostro Paese).

 

I vantaggi di un fondo pensione

I vantaggi di un fondo pensione sono diversi. Il primo è la sua funzione essenziale che non deve mai essere dimenticata: lo strumento che vi consentirà di trascorrere una vecchiaia economicamente serena (soprattutto per la vostra assistenza e per accedere alle cure migliori).

Gli incentivi sono di tipo fiscale e riguardano innanzitutto la deducibilità delle somme versate (entro il limite di 5.164 euro l’anno per soggetto fiscale… ovvero i “vecchi” 10 milioni di lire). In pratica se versate in un fondo pensione lo Stato vi permette di dedurre (di togliere) queste somme dai redditi imponibili ed in sostanza non pagare le tasse.

Poiché la tassazione è progressiva per scaglioni di reddito (secondo un principio di equità ciascun cittadino è tenuto a partecipare alle spese dello Stato pagando le tasse e queste saranno più alte per i percettori di redditi via via più elevati) il vantaggio fiscale è maggiore per chi ha grossi redditi.

La deducibilità opera anche per i soggetti fiscalmente a carico, per cui è possibile dedurre dalle tasse i versamenti fatti a favore del figlio studente o del coniuge non lavoratore (i cui importi fanno cumulo con quelli del soggetto contribuente fino ad un massimo di 5.164 euro).

I vantaggi fiscali non sono finiti; è prevista l’esenzione dall’imposta di bollo annua (a cui invece sono assoggettate tutte le altre forme di risparmio) ed un’aliquota ridotta sui guadagni da investimento (il 20% sul capital gain, anziché il 26%).

Ultimo vantaggio (ma per questo non meno importante) l’impignorabilità e insequestrabilità dei fondi pensione, sancita anche dalle ultime sentenze della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, che li rende uno dei più efficaci strumenti di tutela del patrimonio.

 

Gli svantaggi di un fondo pensione

L’unico svantaggio di un fondo pensione è collegato alla limitatissima possibilità di poter entrare in possesso delle somme versate prima di aver maturato i requisiti pensionistici.

Le casistiche sono del tutto analoghe a quelle previste per l’anticipo del TFR (il Trattamento di Fine Rapporto, ovvero quella parte di stipendio che non viene mensilmente accreditata al lavoratore ma viene accantonata e gli verrà riconosciuta solo al termine del rapporto di lavoro):

  • per gravi motivi di salute (documentati dal medico… speriamo non servano mai)
  • per l’acquisto della prima casa per sé o per i propri figli
  • per sostenere delle spese, nella misura massima del 30% del montante

In ognuno di questi tre casi, se a fronte dei versamenti si è goduto della deducibilità fiscale, le somme richieste a titolo di anticipo vengono tassate (con aliquote differenziate in base alla tipologia di anticipo e da quanto tempo esiste il fondo pensione… comunque nei casi peggiori si è tenuti al massimo a riconoscere le tasse che si aveva risparmiato in precedenza).

 

Quando conviene aprire un fondo pensione

Un fondo pensione dovrebbe essere attivato il prima possibile.

Non esagero quando suggerisco di attivare un fondo pensione ad un bambino appena nato. Questo vale innanzitutto per poter acquisire il prima possibile i massimi vantaggi fiscali che dipendono da quanto tempo il fondo pensione esiste (al momento le aliquote più basse si raggiungono solo dopo 35 anni). Anche gli anticipi sono assoggettati a requisiti temporali minimi di esistenza del fondo.

In secondo luogo, prima inizierete a versare regolarmente delle somme in un fondo pensione, minore sarà il sacrificio che dovrete affrontare per raggiungere l’obiettivo che vi siete prefissati.

Ritardare solo di dieci anni può risultare costosissimo, nel senso che le somme che dovrete versare saranno più che raddoppiate a parità di altre condizioni.

Per cui non ho dubbi sul fatto di consigliare a chiunque che: prima inizierete, meglio sarà per voi!

Se vuoi comprendere ancora meglio l’utilità e il funzionamento di questo strumento, non esitare a prenotare una consulenza finanziaria a Bergamo, ti aiuterò a studiare il percorso migliore per te.